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Capodanno a Trieste alle Terme, SPA o centro benessere

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A Trieste non ci sono terme vere e proprie. O meglio, esistono molti hotel – specie nel capoluogo – ben attrezzati per fornire massaggi, fanghi, sauna e altri trattamenti termali riscaldando ad arte l’acqua cittadina. Ciascuno di questi hotel può offrire pacchetti completi di sedute termali in grado di curare ogni tipo di malanno e di dare relax durante una vacanza di Capodanno. Ma non sono sorgenti naturali. Per trovare quelle bisogna “sconfinare”: nella provincia di Gorizia, oppure direttamente nella vicina Slovenia.

Quali sono i centri termali o SPA a Trieste e provincia?

Come detto, a Trieste e nella sua provincia non esistono sorgenti termali naturali. Dunque gli stabilimenti a cui fare riferimento, in città, sono di solito forniti di terme artificiali collegate sempre a un hotel. Lo stesso si può dire di alcuni hotel di Duino, che offrono centri spa con servizi termali di alto livello ma sempre artificiali.

Se le vostre vacanze termali di Capodanno devono per forza prevedere una sorgente naturale, preparatevi ad andare … “oltre”. La provincia di Gorizia, a pochi chilometri da Trieste e a un passo da Duino, offre le terme marine di Grado e le sorgenti termali di Monfalcone. Le prime utilizzano l’acqua di mare secondo antiche tecniche imparate dai Romani, le terme di Monfalcone si alimentano con una sorgente la cui acqua sgorga tra i 18 e i 30 gradi.

Oltre il confine nazionale, la Slovenia accoglie i “profughi delle cure termali” triestini con le sorgenti naturali di Bled, di Cateztch, Dobrna, Portorose, Ptuj e diverse altre in un elenco abbastanza lungo e variegato.

Quali trattamenti e itinerari: cosa fare alle terme a Trieste e provincia?

Le terme di Grado, alimentate con acqua della calda proveniente dalla laguna, sono il centro più famoso di talassoterapia. L’acqua del mare utilizzata per bagni, fanghi e massaggi cura problemi di ossa, muscoli, articolazioni ma anche artriti e dermatiti. Facendo base a Duino, si raggiunge facilmente l’isola di Grado e oltre alle cure termali si può ammirare il centro omonimo, in tutto il suo splendore medievale. Da Duino a Grado si può anche arrivare tramite un itinerario naturalistico lungo la laguna.

Sempre facendo base a Duino – oppure anche a Sistiana o Aurisina – potrete raggiungere senza fatica Monfalcone e godere anche qui di trattamenti termali. La sorgente naturale con acqua che sgorga, a seconda delle condizioni a 18, 28 o 30 gradi, si trova nella Piana di Lisert ed è favorita dal sottosuolo carsico. Queste cure termali sono ottime per artriti, ischialgie, gotta, oftalmia, per dare sollievo alle malattie della pelle. Ma hanno anche un effetto curativo contro gli avvelenamenti cronici, in particolare da piombo e mercurio. Monfalcone e i suoi dintorni sono l’itinerario ideale da visitare durante questi soggiorni termali.

Se preferite invece sconfinare, godrete dei benefici delle terme slovene – perfette per i malanni di ossa, articolazioni, muscoli, pelle ma anche per i problemi respiratori, intestinali e ginecologici – e potrete seguire diversi itinerari, soprattutto naturalistici, tra queste bellissime montagne. Restando a Trieste, usufruirete degli hotel con spa per avere gli stessi benefici e in più la comoda vita di città. Potrete godervi un massaggio o un bagno rilassante dopo aver trascorso una giornata in giro tra musei, monumenti, spettacoli teatrali ed eventi legati al Capodanno.

Perchè passare il Capodanno alle terme o SPA a Trieste e provincia?

Una vacanza termale è il massimo del relax, e viverla in pieno inverno è un privilegio e una esperienza che restano per tutta la vita. Il Capodanno a Trieste offre già molti spunti di divertimento e di rilassamento, ma l’aggiunta di una cura termale renderà perfetta l’intera vacanza.

La provincia di Trieste ruota letteralmente intorno al suo capoluogo: visiterete Piazza Unità d’Italia, contornata dai palazzi più belli: il Municipio, il Palazzo della Giunta Regionale, la Prefettura, il Grand Hotel Duchi d’Aosta. Ammiretete anche le bellissime chiese triestine: la cattedrale di San Giusto, la chiesa neoclassica di Sant’Antonio, la chiesa ortodossa della Trinità e San Spiridone, il Santuario Mariano Monte Grisa (1966). Da non perdere le ville signorili, gli antichi stabilimenti balneari, i castelli e i fari.

In provincia sicuramente vale la pena spingersi fino a Muggia, conoscere Duino, visitare Monrupino famoso per il suo santuario e per la “Casa Carsica”.

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